Ci impegniamo a garantire la tua tranquillità con servizi di prevenzione incendi affidabili e di alta qualità.
Con anni di esperienza nel settore della sicurezza antincendio, il nostro team di esperti offre soluzioni affidabili e all'avanguardia, garantendo un'analisi approfondita e una consulenza personalizzata.
Offriamo soluzioni su misura per ogni cliente, adattando i nostri servizi alle specifiche esigenze di ogni struttura, per garantire la massima efficacia nella prevenzione degli incendi.
Siamo certificati secondo le normative più rigorose del settore, garantendo che tutte le nostre pratiche e attrezzature rispettino gli standard di sicurezza più elevati.
Siamo un’azienda specializzata nella prevenzione incendi e nella sicurezza antincendio. Con anni di esperienza nel settore, il nostro obiettivo è proteggere persone e beni attraverso soluzioni innovative e personalizzate. Ci impegniamo a garantire la massima sicurezza e conformità alle normative vigenti, offrendo un servizio di alta qualità e professionalità.
Il team di CPI Prevenzione Incendi è composto da professionisti altamente qualificati nel settore della sicurezza antincendio. Con anni di esperienza e competenze specializzate, ci dedichiamo a garantire soluzioni su misura per la protezione delle persone e delle strutture. Dalla consulenza tecnica all’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi (CPI), lavoriamo a stretto contatto con i nostri clienti per assicurare il rispetto delle normative vigenti e la massima sicurezza. La nostra missione è prevenire i rischi e proteggere ciò che conta di più.
Offriamo soluzioni ingegneristiche su misura per ogni esigenza di prevenzione incendi.
Effettuiamo verifiche tecniche e documentali approfondite per valutare la conformità antincendio di immobili e attività, identificando eventuali criticità e garantendo una gestione sicura e conforme alle normative.
Assistiamo nel processo di voltura delle attività, curando tutti gli aspetti legati alla sicurezza antincendio e assicurando la corretta trasmissione delle autorizzazioni e certificazioni esistenti.
Progettiamo e implementiamo soluzioni di sicurezza antincendio e protezione per parchi, spazi aperti e aree pubbliche, garantendo il massimo controllo e gestione dei rischi in ambienti complessi e ampi.
Effettuiamo ispezioni dettagliate per valutare i rischi e garantire la conformità alle normative antincendio, offrendo raccomandazioni pratiche per migliorare la sicurezza.
Gestiamo il rinnovo della conformità antincendio per assicurare che la tua attività rispetti continuamente le normative vigenti e mantenga un elevato standard di sicurezza.
Assistiamo nella preparazione e presentazione della SCIA antincendio, garantendo che tutte le procedure siano seguite correttamente per l’avvio delle attività.
Realizziamo progetti esecutivi per opere antincendio, fornendo soluzioni personalizzate e dettagliate per la prevenzione e la gestione degli incendi.
Progettiamo sistemi antincendio su misura per le esigenze specifiche della tua struttura, assicurando protezione e conformità alle normative in vigore.
La prevenzione incendi è la disciplina che studia e applica misure volte a prevenire, segnalare e ridurre la probabilità di un incendio, limitandone le conseguenze per persone, beni, attività e ambiente. Include non solo misure di protezione antincendio, ma anche attività di formazione sui rischi e i comportamenti da adottare in caso di emergenza, oltre alla pianificazione di strategie antincendio efficaci.
Per minimizzare il rischio di incendi, è fondamentale conoscere i rischi legati all’uso di materiali specifici (ad esempio, il loro potere calorifico), la separazione fisica di ambienti ad alto rischio e le norme per ottenere un adeguato livello di protezione. La protezione antincendio si basa su misure volte a ridurre i danni provocati da un incendio, agendo sulla magnitudo dell’evento (Rischio = Frequenza x Magnitudo).
È importante bilanciare correttamente misure di prevenzione e protezione attiva e passiva per ridurre i rischi e proteggere persone, beni e l’ambiente in vari contesti, come edifici, industrie o gallerie.
La protezione passiva ha l’obiettivo di garantire la sicurezza degli occupanti e permettere le operazioni di soccorso in caso di incendio. Le alte temperature causano la riduzione della resistenza e rigidità delle strutture portanti, compromettendone la capacità di sostenere carichi. La normativa europea valuta la resistenza strutturale (R), indicata in minuti (es. R90 significa che una struttura può reggere carichi per almeno 90 minuti in condizioni di incendio normalizzato). Oltre alla resistenza, le misure di protezione mirano a prevenire la propagazione dell’incendio.
Suddivisione in compartimenti
La normativa prevede la suddivisione degli edifici in compartimenti, ovvero aree delimitate che contengono l’incendio. Gli elementi che separano questi compartimenti (pareti e solai) devono garantire tenuta ai fumi (E) e isolamento termico (I) per un determinato periodo. La classificazione REI (Resistenza, Tenuta e Isolamento) indica quanto tempo una struttura mantiene queste proprietà. I test per ottenere queste certificazioni prevedono la valutazione della tenuta e dell’isolamento attraverso prove di resistenza al fuoco (EN 1364 ed EN 1365).
Tipologie di strutture
Esistono tre tipi di strutture rilevanti per la protezione passiva:
Strutture semplici: Elementi come travi, pilastri e tiranti, che hanno una funzione puramente meccanica di sostegno. La loro prestazione antincendio si basa esclusivamente sulla stabilità strutturale (R).
Strutture di separazione verticale portanti: Pareti di sostegno in muratura, cemento armato, legno o pannelli compositi, che hanno sia funzione portante che di compartimentazione.
Elementi di separazione orizzontali: Solai e coperture che, oltre a separare, devono sostenere carichi variabili (mobili, persone, macchinari). L’esposizione a fattori esterni come neve o vento può influenzare le loro prestazioni, per cui i test devono tenere conto di queste variabili.
In tutti i casi, a spessori e densità maggiori corrispondono prestazioni migliori. Per migliorare la resistenza al fuoco, si possono applicare vernici intumescenti, intonaci o rivestimenti in materiali come cartongesso o calcio silicato.
Compartimentazione
Il compartimento antincendio serve a limitare la diffusione dell’incendio, confinandolo all’interno di un’area specifica dell’edificio. Gli elementi di separazione devono garantire, per un determinato periodo, una tenuta ai fumi (E) e un isolamento termico (I), come indicato dalle certificazioni EN 1364 e EN 1365. Oltre alla compartimentazione generale, le discontinuità, come porte o attraversamenti di impianti, richiedono soluzioni speciali per mantenere l’integrità del sistema antincendio.
Sistemi di compartimentazione per discontinuità
Per gestire le discontinuità (es. porte e giunti), è fondamentale scegliere soluzioni che garantiscano la continuità del sistema antincendio. Ogni elemento deve essere testato e certificato insieme ai supporti e ai materiali accessori, per evitare infiltrazioni di fumi o perdita dell’isolamento termico. La scelta e l’installazione dei prodotti deve rispettare le specifiche dei produttori per garantire l’efficacia del sistema complessivo.
Porte tagliafuoco (REI)
Le porte tagliafuoco, note come porte REI, sono regolamentate da standard di prodotto, e dal 2019 è obbligatoria la marcatura CE per le porte esterne. Le porte interne richiedono ancora l’omologazione nazionale, con variazioni normative nei diversi Paesi. Oltre alla resistenza al fuoco, la normativa ha introdotto la tenuta ai fumi (Sa o Sm) come criterio di classificazione. Durante i test, le porte vengono sottoposte a misurazioni di tenuta a temperatura ambiente (20°C) e a 200°C, per classificazioni Sa e Sm, rispettivamente. La manutenzione semestrale delle porte tagliafuoco è fondamentale per garantirne il corretto funzionamento nel tempo.
Conclusione
La protezione strutturale e la compartimentazione sono elementi chiave per la sicurezza antincendio. La suddivisione in compartimenti, insieme alla corretta installazione di elementi come porte, giunti e strutture portanti, contribuisce a contenere l’incendio e a garantire la sicurezza degli occupanti. La certificazione dei prodotti e sistemi utilizzati, secondo le normative europee, assicura che le soluzioni siano efficaci e conformi agli standard di sicurezza richiesti.
Gli attraversamenti di impianti tecnici rappresentano una delle maggiori sfide per la tenuta delle compartimentazioni antincendio. Ogni riqualificazione è definita da tre fattori: servizi passanti, supporto costruttivo e prodotti impiegati. Per garantire la corretta resistenza al fuoco, è necessario che i sigillanti siano certificati tramite rapporti di classificazione o benestare tecnico (ETA), senza possibilità di estensioni o interpretazioni, anche da parte di professionisti qualificati.
Le modifiche significative ai servizi passanti, ai supporti o ai prodotti richiedono nuovi test e certificazioni specifiche. Le normative, come la EN 1366, permettono di estendere i risultati di prove in condizioni peggiorative a situazioni migliorative. Ad esempio, un collare testato su una parete di cartongesso di 120 mm può essere utilizzato su una parete più spessa, ma non viceversa. Questa regola spinge le aziende a testare i loro prodotti in condizioni più gravose per ampliare il campo di applicazione.
La tipologia e la configurazione dei servizi passanti, come cavi o tubi, sono cruciali. Ogni variazione nella configurazione testata, come l’uso di cornici intorno agli attraversamenti, deve essere riprodotta in cantiere per garantire la stessa resistenza certificata. In caso di test eseguiti senza cornici (condizione peggiorativa), i prodotti possono essere applicati in entrambe le configurazioni, con o senza cornice.
La norma distingue tra due tipi di supporti: parete/solaio flessibile (come costruzioni a secco o legno) e parete/solaio rigido (muratura o calcestruzzo). I risultati di test ottenuti su supporti flessibili possono essere estesi a supporti rigidi solo se questi hanno spessori uguali o superiori a quelli testati, ma non è possibile estendere i risultati tra supporti orizzontali e verticali.
Le aziende, durante i test, utilizzano solai o pareti con lo spessore e la densità minimi per garantire la massima estensione dei risultati. La norma permette di estendere i risultati da un supporto flessibile a uno rigido, purché quest’ultimo rispetti le condizioni di spessore e densità. Tuttavia, per partizioni fuori dal campo di applicabilità, come pannelli sandwich o setti autoportanti, è necessario utilizzare sistemi di sigillatura specificamente certificati per questi supporti.
Questo assicura che il sistema di sigillatura utilizzato sia conforme e garantisca le prestazioni richieste.
I sistemi di sigillatura antincendio possono comprendere uno o più prodotti, spesso un prodotto principale accompagnato da complementari per garantire una prestazione ottimale. Un classico esempio è l’uso di collari intumescenti in combinazione con pannelli in lana minerale o schiume intumescenti per chiudere ampie aperture intorno a tubazioni o cavi. Gli utenti preferiscono soluzioni che richiedano meno prodotti, poiché riducono i costi e facilitano la posa. Un altro aspetto importante è la profondità di sigillatura: una minore profondità facilita l’installazione su pareti e solai di spessore ridotto, riducendo i costi complessivi dell’intervento.
Condotte d’aria (EN 1366-1)
Le condotte d’aria sono una via naturale per la propagazione del fuoco tra compartimenti. La norma EN 1366-1 si concentra sull’isolamento degli attraversamenti delle condotte, prevedendo l’uso di materiali altamente isolanti, come pannelli in lana minerale, per mantenere la tenuta e l’isolamento termico. Tuttavia, non è necessario rivestire l’intera condotta, ma solo la zona di attraversamento. Esistono sistemi alternativi come le serrande tagliafuoco (EN 1366-2), che interrompono il flusso d’aria in caso di incendio, garantendo la separazione tra i compartimenti.
Cavi elettrici (EN 1366-3)
Gli attraversamenti di cavi elettrici sono particolarmente critici a causa del rischio di surriscaldamento dovuto a cortocircuiti o sovraccarichi. La norma EN 1366-3 richiede che gli attraversamenti siano protetti da sistemi di sigillatura che impediscano il passaggio di fiamme e gas. Le soluzioni più comuni includono sacchetti e mattoncini intumescenti, che offrono flessibilità per futuri interventi di manutenzione o modifiche all’impianto. I sistemi rigidi, come malte cementizie, sono meno comuni a causa della loro complessità d’uso e della minore adattabilità.
Tubazioni (EN 1366-3)
La norma distingue tra tubazioni combustibili e incombustibili:
Giunti lineari (EN 1366-4)
I giunti lineari sono aperture strutturali che consentono movimenti tra pareti o solai per compensare dilatazioni termiche o vibrazioni. La protezione antincendio di questi giunti è complessa, poiché deve garantire la compartimentazione senza compromettere la stabilità meccanica. La norma EN 1366-4 distingue tra:
Conclusioni
In sintesi, la scelta dei prodotti e sistemi di sigillatura dipende dalle specifiche esigenze del progetto, come il tipo di attraversamento (condotte, cavi, tubazioni) e la necessità di flessibilità per futuri interventi. Ogni soluzione deve essere certificata e garantire sia la tenuta che l’isolamento termico, rispettando le normative europee come la EN 1366.
ra il 2007 e il 2013, l’Unione Europea ha introdotto una serie di direttive che hanno uniformato i criteri per la valutazione delle performance dei prodotti di resistenza al fuoco, standardizzando a livello europeo la classificazione dei prodotti utilizzabili per le strategie antincendio. Le classificazioni EN 13501-1 ed EN 13501-2, introdotte nel 2007, stabiliscono le classi di reazione e resistenza al fuoco applicabili a tutti i prodotti di costruzione. Oggi, questi prodotti devono essere valutati secondo criteri comuni a tutti gli Stati membri.
Metodologie di classificazione
Le prestazioni di reazione e resistenza al fuoco dei prodotti vengono valutate attraverso tre metodologie principali:
Per ottenere una validità europea, i test devono essere condotti in laboratori accreditati, conformi agli standard nazionali e a quelli sovranazionali come “Accredia”. I risultati vengono poi pubblicati in due documenti:
Marcatura CE e ETA
Con l’entrata in vigore del Regolamento CPR n° 305 del 2011, è diventata obbligatoria la marcatura CE per tutti i materiali da costruzione che dispongono di una norma armonizzata. Tuttavia, nel settore della protezione passiva al fuoco, molti sistemi non hanno una norma di prodotto, ma solo normative di prova (es. EN 1366-3). Per questi prodotti, la marcatura CE non è obbligatoria, ma è comunque possibile ottenere una European Technical Assessment (ETA), un documento che certifica le prestazioni del prodotto basandosi su test eseguiti in laboratori accreditati. L’ETA contiene i risultati delle prove di resistenza al fuoco e altre caratteristiche prestazionali considerate rilevanti dal produttore.
Prestazioni e durabilità
L’ETA include due parametri obbligatori: la caratterizzazione chimico-fisica del sistema, per garantire l’assenza di sostanze tossiche e la stabilità della composizione nel tempo, e la durabilità, che attesta quanto il sistema mantenga inalterate le proprie prestazioni in specifiche condizioni d’uso. Per garantire la durabilità, i prodotti vengono sottoposti a cicli di invecchiamento accelerato che simulano l’impatto di condizioni ambientali, convalidando le prestazioni fino a 10 anni o più.
Processo di ottenimento dell’ETA
Per ottenere un’ETA, i prodotti devono superare test di resistenza al fuoco, test chimico-fisici e di durabilità. Un Technical Assessment Body (TAB), nominato dai governi dei Paesi membri, emette l’ETA, che viene poi sottoposta a verifica dall’EOTA (l’associazione dei TAB europei). L’ETA permette ai produttori di ottenere la Declaration of Performance (DoP), un’autodichiarazione che accompagna i prodotti certificati e riassume le loro prestazioni.
Costanza di prestazione e marcatura CE
Ottenere un’ETA non garantisce automaticamente la marcatura CE. La marcatura CE richiede la dimostrazione della costanza di prestazione, ovvero che i prodotti testati siano conformi a quelli attualmente in produzione. Questa costanza viene verificata tramite audit regolari eseguiti dai TAB. Per i prodotti soggetti alla marcatura CE, è richiesto un sistema di controllo della produzione in fabbrica, con almeno due audit annuali. La marcatura CE ha una validità di un anno, mentre l’ETA ha una durata indefinita.
In molti casi, le aziende scelgono di ottenere solo l’ETA senza procedere alla marcatura CE, poiché quest’ultima comporta ulteriori impegni in termini di monitoraggio e costanza produttiva. Tuttavia, l’ETA rappresenta già una garanzia significativa delle prestazioni del prodotto.
Conclusioni
Le certificazioni dei prodotti di protezione passiva al fuoco sono fondamentali per garantire la sicurezza e la conformità alle normative europee. La marcatura CE e l’ETA assicurano che i prodotti abbiano superato test rigorosi e che le loro prestazioni siano costanti nel tempo. Sebbene ottenere la marcatura CE richieda uno sforzo maggiore, la sua validità garantisce che il prodotto sia conforme agli standard più elevati di affidabilità e sicurezza.
Esperienza consolidata: Anni di esperienza nel settore antincendio garantiscono soluzioni efficaci e affidabili.
Soluzioni personalizzate: Offriamo piani di sicurezza su misura per proteggere persone e beni, adattati alle esigenze specifiche.
Conformità e professionalità: Assicuriamo il rispetto delle normative vigenti e un servizio di alta qualità, garantendo massima sicurezza.
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